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Utenti 2.0 (a.k.a. dimmi come classifichi e ti dirò chi sei)

Come tutti i blogger che si rispettano (ma anche no), soprattutto quelli che scrivono di tecnocazzate, anche io voglio dire la mia sul cosiddetto “Web 2.0”.

Ovviamente, da par mio, arrivo in ritardo di due anni buoni. Ma questo è normale, dato che per pigrizia, antipatia ai cambiamenti e mancanza di fiducia in tutto quello che entusiasma gli altri, arrivo sempre alle “novità” per ultimo.

Ri-ovviamente non voglio scrivere il post per magnificare tutte le nuove applicazioni/servizi del Web 2.0, ma per analizzarne un aspetto che mi lascia un po’ così, e forse è proprio quello che mi ha tenuto abbastanza lontano dal fenomeno.

Il Web 2.0, per chi non fosse al corrente, è quel nuovo corso che ha avuto la rete, riguardo soprattutto ai servizi fruibili, da qualche anno a questa parte.

In pratica il rapporto tra chi riempiva il web di contenuti e chi ne fruiva era “pochi a molti”, mentre adesso è “molti a molti”, perchè tutti possono gettare le proprie cose in pasto ai fatidici potenziali “6 miliardi di utenti”.

Le principali innovazioni, ovviamente sono state le piattaforme di blog, seguite da GMail, Flickr e i vari servizi di filmati online.

E di tutto ciò (e del fenomeno che ne consegue) è già stato scritto da chi ne sa di più.

L’aspetto che non è mai stato analizzato (almeno in questo senso), invece, è la caratteristica comune di tutti questi servizi, introdotta proprio con essi e, recentemente, passata anche in Vista, ovvero le tag.

Quando blogghiamo, inseriamo una foto su Flickr, carichiamo un filmato o, semplicemente riceviamo una mail, ci viene offerta la possibilità di apporre un’etichetta con una o più parole che ne identifichino il contenuto.

Ecco, per me è quello il vero 2.0: il confine tra vecchio e nuovo, tra moderno e obsoleto, tra cool e sfigato…

E, infatti, io odio le tag.

Ma non per partito preso!

Io sono un seguace del “pensiero ad albero” (©), ovvero un sistema di categorie/cartelle rigidamente gerarchiche che formano una tassonomia precisa e a prova di idiota (esempio: la foto di un pesce rosso si troverà in: foto/animali/pesci/colorati/rosso) o smemorato, mentre il buttare tutto nello stesso “posto” (logico o fisico non importa) solo con etichette diverse mi dà un senso di disordine, e non ci riesco a trovare nulla.

Faccio un esempio pratico (stupido): se io prendo calze, mutande e fazzoletti e li metto tutti nello stesso cassetto, solo con un cartellino appeso ad indicare nome, tipo e colore, in quel cassetto non si troverà nulla visivamente. Invece mettendo le varie cose separate ad ogni angolo del cassetto, o in cassetti più piccoli, impilate per colore, basterà un colpo d’occhio per trovare ciò che si cerca.

Idem per i file, a patto di ricordarsi sempre di metterli a posto.
Inoltre le tag, per loro natura, non seguono una regola, nè sono finite: ognuno può inserirne di nuove, e la fantasia porta a taggare cose simili con termini parecchio diversi.

E se, già a livello del proprio PC, questo incasina (ci si può dimenticare di aver usato una tag simile, e crearne un doppione inutile), figurarsi in un servizio come Youtube o Flickr, dove gli utenti sono milioni, i contenuti decine di milioni e le tag miliardi (e molto spesso scritte alla cazzo)…

Ecco, chi riesce a star dietro a questo meccanismo (perverso e superficiale), facendo tranquillamente a meno di cartelle e sottocartelle (categorie e sottocategorie), e magari ci si trova pure meglio, è veramente 2.0.

Chi, come me, preferisce il buon vecchio albero, è veramente un pirla è ancora 1.0 (magari pure beta). Ma, soprattutto, non cambierà mai.

Tra l’altro, il pensiero ad albero (e tutto in rigoroso ordine alfabetico) lo applico a qualsiasi cosa, addirittura più nella vita reale che nel digitale. Sì, ovviamente le poche volte che metto in ordine le mie cose, altrimenti ho solo due riferimenti spaziali per trovare ciò che cerco: “sul letto”, “sulla poltrona”. E non mi riferisco a me stesso.


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ci sono 4 commenti per "Utenti 2.0 (a.k.a. dimmi come classifichi e ti dirò chi sei)"

  1. degra ha detto:
    usando Flock Flock 0.7.13.1 su Windows Windows XP

    ma grazie! l’avevo in mente da un po’, ma poi non mi decidevo mai a scriverlo. Strano, visto che di solito scrivo di getto quasiasi cosa… 😛

  2. usando Internet Explorer Internet Explorer 6.0 su Windows Windows XP

    Io sono 1,5 😀

  3. degra ha detto:
    usando Flock Flock 0.7.13.1 su Windows Windows XP

    beh, rispetto a me è già qualcosa! :mrgreen:

  4. Qualsiasi.NET ITALY ha detto:
    usandoUnknown browser

    Web 2.0? Io sono già al 3.14

    Siete ancora utenti Web 1.0? Siete degli aggiornatissimi feed-monkey con un blog tutto taggato e tutto 2.0? Beh, io seguo le regole del Web 3.14 ovvero mettetevi a 3.14/2 (rad) che v’insegno io…