IKEA
Oltre ad essere riuscito a far funzionar il blutùt, sono anche riuscito ad andare all’IKEA.
L’IKEA, come tutti sapranno, è un mondo diverso, è come McDonalds, il burro d’arachidi, l’Inter: non si possono capire, o si amano o si odiano.
E, nella fattispecie, sono interista, adoro il burro d’arachidi, il Mc e assolutamente l’IKEA.
Ci vado una volta ogni circa due anni (non si può andare spesso, e poi sono abbastanza lontano), e ogni volta chi mi vede vede un bambino nel paradiso dei giocattoli.
So di essere un pirla, ma non posso resistere a correre verso ogni oggetto con “oooh” e “aaaah”, “figataaa!”, “spettacolo!, “che storiaaaa!”, ecc.
Questo soprattutto per il piano inferiore, quello dell’oggettistica per i vari ambienti, piuttosto che non per gli ambienti interi con mobilio, per non parlare del negozietto IKEA Food…
Altrettanto impossibile è uscire senza comprare nulla.
Ovviamente tutte cose inutili e perdibili, ma come resistere a quei nomi svedesi esotici ed incomprensibili?
E così, nell’ordine, ho razziato:
– set di porta blocco note e minicestini per penne e graffette in metallo forellato
– squalo di pezza da appendere non so bene dove
– 2 lampade da comodino bianche (per mamma e papà)
– scatola di lampadine per le suddette lampade
– forbici tagliatutto
– sapone liquido (perchè mi piaceva il contenitore)
Mentre dall’IKEA Food provengono:
– 2 kg di polpettine svedesi surgelate (più borsa termica per portarle a casa sane e salve)
– vasetto di salsa all’aneto
– vasetto di salsa al rafano
– 2 scatole (enormi) di biscottini Pepparkakor
– salame di alce
– salame di renna
– tubetto di formaggio ai gamberi
– tubetto di pasta di gamberi
– scatoletta di cipolle arrostite snack da tenere sul comodino (sì, sono malato, e allora?)
Immancabile anche la pausa al ristorante dove, non essendo più l’ora di pranzo, ci siamo dovuti consolare con uno spettacolare gelato finto.
Il gelato finto è una delle cose che adoro del McDonald, ma non sapevo che ci fosse anche all’IKEA: è una novità “recente” per uno che non ci va da due anni (evidentemente ero in astinenza da Svezia), e il modo self service come viene offerto, è ancora più innovativo.
Infatti, finito il primo, si tiene la cialda (opportunamente leccata) e si fa un’altra ricarica (and so on), ovviamente di un gusto diverso. E così abbiamo fatto.
Chiaro, siamo in Italia, non abbiamo inventato niente: tutti erano lì a scroccare fioconi di gelato finto con una sola cialda…
Ma, appunto, come dicevo: l’IKEA è un mondo.
A parte.
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sai che nelle marche si usa fare gli auguri una settimana dopo? 😀
ehi, ma hai mai pensato che qualche oggetto/cibo ikea potrebbe piacerti come regalo?
se non le finiamo prima, io e marco ti portiamo un sacchetto di patatine ikea 😀
(perché, ovviamente, anche noi ci siamo stati!)
volevo dire dieci giorni dopo!
avevo anche inserito diverse faccine ma non si vedono 😀
le faccine classiche hanno dei problemi…
grazie degli auguri postumi, come regalo ikeoso non mi dispiacerebbe la poltrona per ufficio in pelle e finta pelle reclinabile… ma penso sia scomodo portarla in macchina… :dentone:
Spettacolo!
Ho imparato anch’io adamare l’IKEA, ma solo quella di Grugliasco per ovvie ragioni 🙂
Se vai al ristorante svedeseprendi le polpettine con gli involtini di verze! Pesantissime, ti rinvengono fino a sera, ma è solo un bene perchè il sapoere è sempre buono da risentire!