Sì, oggi spiego (meglio: racconto, perchè una spiegazione non la so dare) un fenomeno strano con cui convivo da sempre.

Sarò l’unico? Non so, e non credo, ma non ne ho mai sentito parlare da altri, quindi…

Il titolo del post mi è utile anche, e soprattutto, per assonanza con l’idiozia di fondo che aleggia in questo fenomeno.

Si tratta del fatto che ci sono alcune cose che proprio non sopporto, mi risultano ostiche ed antipatiche a pelle. Senza capirne il perchè.

Ed essendo tutte cose diverse e non correlate, capire è ancora più difficile.

Questo sarebbe normale, se non fosse che io rifiuto di capire le cose che mi risultano ostiche ed antipatiche, cioè mi repellono proprio, e me ne disinteresso.

Si va da una cosa elementare come dare/riceve il resto durante un acquisto, al codice PHP, alla dichiarazione dei redditi, alla partita doppia in contabilità, al confronto tra le tariffe di telefonia, alle fasi lunari, all’ora legale e via di seguito con altre cose che solo a scriverle sto poco bene.

Non inserisco in elenco i corsi universitari che non ho mai sopportato per lo stesso motivo: sono troppi e sembra brutto.

Questo, si capirà, è un problema pratico non da poco, avendo a che fare soprattutto con i soldi.

E io, al momento cruciale, non me ne preoccupo: per il resto faccio come i vecchietti che non riconoscono le monete e versano tutto sul banco dicendo “faccia lei”.

Cioè chiunque può fregarmi dandomi il resto sbagliato, e io non me ne accorgerò mai: il mio cervello non elabora le quattro operazioni, se non con comodo ritardo.

Idem per le tasse: io chiedo solo dove devo firmare e quando devo pagare. Ora è una pacchia: il giorno giusto, l’erario si preleva ciò che “vuole” dal conto in banca e io spero solo sia magnanimo. Però, in realtà, non so a cosa corrisponda quella determinata cifra e perchè io debba pagarla: il mio cervello si rifiuta di capire il meccanismo.

Così per le tariffe di telefonia: a fronte di chi mi propone tariffe vantaggiosissime e chi sguazza tra promozioni, autoricariche, bonus e quant’altro (riuscendo addirittura a guadagnare sulle proprie telefonate), io resto con la mia “new night and day” di dieci anni fa, e gua a chi me la tocca. Che, poi, se mi chiedete quanto pago per telefonate e SMS, non ne ho assolutamente idea.

Fortunatamente col PHP e con la partita doppia non ci campo, quindi la cosa mi tocca meno delle altre, però siamo sempre lì: non capisco, e non riesco a mettermi lì per capirle, tanta è la repulsione.

E dire che, invece, gli altri linguaggi non mi hanno mai dato problemi (a parte javascript), addirittura il CSS mi piace parecchio…

Cioè si direbbe che il mio cervello sia così selettivo da ignorare completamente ciò che non piace, prima ancora che sia difficile da capire.

Bello, eh?

Cioè, comodo è comodo: riducendo le informazioni in entrata, ci si può concentrare solo su ciò che interessa, però i piccoli problemi pratici non mancano…

L’idea del post mi girava in mente da parecchio, ma l’ispirazione è venuta dopo aver letto questo post del buon Suz, in cui sviscera le tariffe TIM per l’iPhone: ho dovuto saltare a piè pari – e da seduto non è facile – tutta la parte delle tariffe in dettaglio, per andare alla parte pratica…

Questo post è stato scritto sabato 5 Luglio 2008 @ 18:02:02 nella categoria odii. Puoi seguire i commenti attraverso il feed RSS 2.0. Commenti e ping non sono permessi.

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