Resistere! Resitere! Resistere!
Sì, appunto, ma come fare senza resistenza?
Ovvio che sto parlando del mio boiler, quello che ha la resistenza bruciata.
E mai nome migliore fu scelto per un ricambio: come resistere sotto l’acqua gelida, anche d’estate?
Meno male che non ho la doccia, ma la vasca, che almeno si può rabboccare con una buona secchiata di acqua calda (del boiler della cucina o riscaldata nella pentola). Molto più difficile riscaldare quella della doccia.
Certo, ci sono le “docce da campeggio”, quei sacchi d’acqua che si appendono al sole e poi ci si doccia, ma sono sicuro che se ne usassi una, pioverebbe tutto il giorno, e sarebbe fredda comunque.
E chiamare l’idraulico?
Certo, ovviamente.
Il primo si è chiamato fuori, appellandosi al fatto che questi boiler non hanno ricambi venduti liberamente, ma deve pensarci l’assistenza.
Il secondo ha detto che richiama appena trova il pezzo.
Domanda: qualcuno è mai stato richiamato da un tecnico?
Ovviamente no: la regola vuole che chiami chi ha il problema, non la soluzione.
E richiamando, l’idraulico ha risposto altre due volte che chiamerà lui. Ieri ha detto che avrebbe chiamato nel pomeriggio, oggi chiamerà fra cinque minuti dall’ufficio.
Ovvio che ieri non ha chiamato, e oggi è già passata mezz’ora…
Almeno, con il vecchio boiler, bastava andare a comprare una resistenza (libera vendita, lire seimila), svitare qualche bullone, estrarre, sostituire e riavvitare.
Mezz’ora in tutto, e potevo farlo da solo quando volevo.
Il fatto che si bruciasse sempre il venerdì sera e non si potesse avere, comuque, acqua fino al lunedì era solo una coincidenza, chiaramente.
E tutto questo, alla faccia di Ohm (e anche AFDC)!
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