Google ha deciso di fare chiarezza e spiegare un po’ come il crawler legge e interpreta gli indirizzi URL dinamici (quelli lunghi lunghi, con i punti interrogativi e gli uguale, per capirci).

Il pensiero comune è che siano più leggibili gli indirizzi corti, con una formattazione standard e senza segni. Cioè gli indirizzi statici, ovvero quelli che puntano ad una singola pagina html.

Google non dice che questo sia sbagliato, anche se ammette che si sia poca differenza, ma mette in guardia dall’accorciare troppo e acriticamente.

I permalink “nice” o “friendly”, si dice sul blog ufficiale di Google, possono essere utili, ma solo se sono ben funzionanti. Altrimenti il motore può leggere e indicizzare tranquilamente anche gli URL dinamici.

La cosa ha lasciato perplessi gli utenti, soprattutto quelli molto attenti alla SEO, e alcuni hanno commentato di non scrivere stupidaggini.

Invece, i tecnici Google hanno proprio puntato il dito contro chi usa la SEO fai-da-te e crea – pare – non pochi problemi al crawler di Google con URL non ben formate.

Per quanto riguarda WordPress, invece, viene detto che di norma non dà problemi nel creare permalink “friendly” (quelli, ad esempio, basati su data e nome del post).

In buona sostanza si fa notare che l’URL non interessa tanto all’utente, uanto al motore di ricerca che lo deve indicizzare. Per cui è meglio un URL dinamico e pieno di numeri, che non uno che contiene parole chiave, ma sballato e poco leggibile dal motore.

Il che non è una novità, ma un’ennesima applicazione del buon senso.

Questo post è stato scritto mercoledì 1 Ottobre 2008 @ 01:33:50 nella categoria tecnocazzate. Puoi seguire i commenti attraverso il feed RSS 2.0. Commenti e ping non sono permessi.

Social