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O feisbùc?

Poco importa, se non che ci sono stato tirato dentro, e ora sono iscritto.

Poco ho capito del meccanismo: chissenefrega di conoscere persone?

Ma, soprattutto, noto per l’ennesima volta, di essere un utente atipico.

Tutti i servizi “social” vari, hanno la possibilità di importare i contatti dalle rubriche di GMail o Yahoo. Peccato che le mie rubriche onine siano vuote e intendano restarlo.

E il sito sociale di turno ci resta male.

La procedura di iscrizione o di importazione dei contatti fallisce sempre miseramente.

E, secondo me, nel database degli iscritti, vicino al mio nome compare un segnetto (magari un’asterisco, una stellina, un teschietto) per segnalare che sono un probabile sovversivo: non ha amici, diffidate.

Però Facebook, in sè, è buono: non hai amici e te li cerca lui.

Ti “segnala” 9 illustri sconosciuti che “potresti conoscere” (nel senso di conoscere già, non di opportunità futura).

In effetti due o tre li conosco tra lontani ritrovi blogger, feed e “di fama”.

Però sono sicuro di non conoscere Carlo Freccero.

Il che mi dispiace anche, perchè sicuramente è persona interessante e ottimo direttore di rete.

Solo mi piacerebbe sapere cosa lo accomuni a me, da farlo inserire tra le persone che potrei conoscere.

Poi, la cosa dell’aggiungere amici, è particolarmente difficile: tutti quelli che conosco e, probabilmente, troverei su Facebook, non mi conoscono per nome e cognome. Quindi non saprebbero chi chiede loro amicizia (parola enorme e vorrei che si smettesse di utilizzarla nei network sociali) e mi cestinerebbero.

Anzi, ripensandoci, io se fossi in loro mi cestinerei, ma magari loro no…

E poi, la cosa brutta e, diciamocelo, tristissima è l’ormai classico “che fai in questo momento”, dove bisogna parlare di sè in terza persona.

Non so voi (un voi generico), ma io proprio odio il parlare di sè stessi in terza persona (almeno usare il plurale maiestatis) e penso di aver smesso a 2 anni…


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