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Del caldo, della vita e d’altre cose

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Fa caldo e non aggiorno il blog da un po’ (tanto).

Le due cose non sono una la causa/effetto dell’altra, ma convivono amabilmente.

Ma tant’è.

Oggi giro per uffici, con pausa colazione/aria condizionata molto più proficua del giro uffici.

La cosa positiva è che per la città non ci sono nè auto, nè passanti, e non è nemmeno agosto.

Ciò è positivo sia nell’immediato, sia in proiezione per agosto: se chi già non c’è se ne va pure in vacanza, meglio per tutti.

Oggi mi sono reso conto di come la donna sia effettivamente presa per il culo riguardo le “pari opportunità”.

Ho parcheggiato nel posto riservato a mamme/donne incinte (oh, c’era l’ombra solo lì), strisce rosa, e mi sono accorto che il parcheggio “comodo” per chi ha il fardello (bimbo nato o ancora da nascere) non è poi tanto comodo. Cioè, a parte il fatto dell’ombra, si tratta di tre posti (tre, mica cazzi!) perpendicolari alla stradina che entra nel parcheggio, in cui è difficile parcheggiare con un’auto che non sia una Smart. Non solo: una volt parcheggiato, ci si accorge che è impossibile scendere dalla macchina, perché il posto è “un po'” stretto. Io ho dovuto fare limbo, breakdance e free climbing per poter emergere tra la mia porta e la fiancata dell’altra macchina. Va bene che non sono proprio la controfigura di Fassino, ma una donna incinta di più di 2 settimane non ci passa nemmeno per miracolo.

Tutto ciò tralasciando il fatto che sia parla di donne e parcheggi (a mia discolpa posso dire che resto spesso bloccato perché sto troppo vicino all’altra macchina e mi tocca scendere dal lato passeggero 😀 ).

Girovagando tra un marciapiedi e l’altro a caccia di ombra, mi imbatto in mamma con passeggino e amica.

Qui mi becco una scena che stavo per tornare indietro a percuotere violentemente la suddetta madre. Questa, indicando il bambino, si rivolge all’amica apostrofandolo con: “”sta testa di cazzo!”. Ovviamente il bambino aveva fatto qualcosa di gravissimo, tipo bagnarsi, o similari.

Ecco, dov’è che si firma per la sterilizzazione dei deficienti?


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