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Arancia Meccanica – A clockwork orange

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Dopo averne sentito parlare da una vita come capolavoro, come esempio di violenza di gruppo per antonomasia, come film traumatizzante, discutibile o quant’altro, ho finalmente visto Arancia Meccanica di Kubrik.

Premessa d’obbligo: di Kubrik, prima di questo, avevo visto solo Eyes Wide Shut (solo per Nicole Kidman, ovviamente) e non mi era sembrata poi l’opera di tutto questo genio.

Essendo, oltretutto, entrambi tratti da un libro, quindi trama non originale.

Ma veniamo a noi.

La storia tratta di violenza, politica e rieducazione, (mi) ricorda anche un po’ 1984 nei modi in cui la polizia inglese agisce per reprimere la violenza (anche immotivata e gratuita, detta ultraviolenza) dei giovani pre ’68 e, soprattutto, nel modo in cui il governo vuole rieducare, alternativamente alla classica pena detentiva, questi ragazzi, facendogli venire a nausea (letteralmente!) qualsiasi forma di violenza.

Questo mette in luce il giustizialismo buonista di una società esasperata dalla cieca violenza dei giovani (indotta sia dalla voglia di ribellione che dall’uso di sostanze), ma progressista nel non voler vedere il carcere come soluzione.

Ovviamente il lavaggio del cervello non funzionerà e si rivelerà, come al solito, un boomerang o, nel migliore dei casi, cambierà i violenti in simil-larve docili per forza, essendo educate al forzato rifiuto di ogni tipo di reazione, anche la più blanda.

E, altrettanto ovviamente, da una certa parte di oppositori, questa rieducazione è vista come “cura politica” contro eventuali nemici del partito al governo.

Appunto, molto Grande Fratello (di Orwell, non il reality, purtroppo).

Il fatto che venga definito un film gratuitamente violento, è un errore dettato più dalla pubblicità negativa che il film si è fatto negli anni, che non dalla sua visione: è un film che parla di violenza, non è violento.

E c’è differenza: è come se si dicesse che un telegiornale è violento quando parla di cronaca nera…

Quindi da quel lato lo assolvo appieno.

La perplessità me la lascia il fatto che è un film “vecchio”.

Non perchè datato, ma perchè è difficile da comprendere la storia, senza conoscere la società inglese degli anni sessanta. E sicuramente non è attuale nè come storia, nè come ambientazione.

Vecchio, appunto.

Consigliato (ma solo a chi sopporta scene abbastanza splatter) !!


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ci sono 4 commenti per "Arancia Meccanica – A clockwork orange"

  1. Penso che Kubrik volesse fare un film di più largo respiro, e non confinare il significato della trama – e i problemi sociali – alla sola Inghilterra…era ontologicamente un pessimista, in nulla del progresso vedeva qualcosa di positivo….credo abbia voluto tratteggiare una sua previsione sul futuro della società…sempre più atomizzata e violenta…sconnessa da tutto e tutti..

  2. chit ha detto:

    Mi sono sempre ripromesso di vederlo e questa recensione me lo ricorda!? 😉
    Grazie del “meme” 🙂 e buon weekend

  3. Unpirla, duole comunicarti che anche i tuoi feed hanno un problema:
    http://www.unpirlaqualsiasi.it/feed/
    Vai su feedvalidator.org e leggi il problema…forse è WordPress che sta facendo i capricci…boh!!!

  4. degra ha detto:

    c’è qualche errore di formattazione, ma è rediretto a feedburner, ed è valido.
    Cioè riesco a leggerlo con i feedreader.
    Il tuo no.
    Può essere wordpress…