Non glie ne va bene una in questo periodo.

Sì, ha vinto le elezioni, ma a che prezzo?

Quello di sciogliere – diluire – di fatto il suo partito in Forza Italia, essere relegato a presidente della Camera (ovvero ridotto al silenzio “istituzionale” forzato per 5 anni: chiedere a Casini e Bertinotti) e ricevere in dono l’utilissimo comune di Roma.

Certo, può sembrare tutto bello e utile, pur di vincere, ma questo, a casa mia, si chiama sodomia consensuale.

Come se non bastasse, vogliamo farci mancare l’infelice uscita durante la prima comparsata istituzionale a Porta a Porta?

Ci mancherebbe, è un’occasione troppo ghiotta!

E allora giù a minimizzare quello che fanno gli “amici” naziskin a Verona, chè bruciare una bandiera è assai più grave. E se è di Israele, Dio ce ne scampi!

Certo, basta poter dare dell’antisemita a qualcuno dell’estrema sinistra, e si deve cogliere al balzo l’opportunità.

Peccato che proprio il filoisraeliano Fini si dimentica sempre una cosa: la pesante eredità dell’antisemitismo VERO e dimostrato con i fatti, è cosa della sua “famiglia”, non di quella degli altri.

Infatti ancora oggi gli amici e compari dei picchiatori veronesi, si dilettano in vandalismi ai cimiteri ebraici, con tanto di svastiche e celtiche d’ordinanza.

Dall’altra parte, invece, si assiste solo a becere manifestazioni pro-palestina e anti-israele, le sui vittime sono soltanto le bandiere israeliane e, talvolta, americane.

Una bella differenza direi che salta all’occhio.

Ovviamente all’occhio di chi è in buona fede e non si accinge ad essere il presidente della Camera “di tutti gli italiani”, espressione tanto abusata quanto priva di ogni logica e senso.

Per la serie: se il buon giorno si vede dal mattino…

Questo post è stato scritto martedì 6 Maggio 2008 @ 13:31:32 nella categoria politichese. Puoi seguire i commenti attraverso il feed RSS 2.0. Commenti e ping non sono permessi.

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